La nostra missione è aiutare i clienti fornendo loro soluzioni, strumenti e tecniche innovative per la risoluzione di problematiche applicative in ambito ingegneristico strutturale, geotecnico, geologico, ambientale, servizi dedicati e supporto tecnico in tutte le fasi del rapporto, per prendere le corrette decisioni in totale sicurezza, grazie all’esperienza storica dell’azienda ed alla competenza del nostro staff tecnico e commerciale. Siamo accanto ai nostri clienti quando il loro lavoro diventa più complesso e offriamo soluzioni strumentali avanzate.
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Intervista all’Ing. Giuseppe Montella, Amministratore di ICS – Centro Sperimentale di Ingegneria
Ing. Montella, di cosa si occupa la vostra società?
La nostra società si chiama Centro Sperimentale di Ingegneria, dove l’acronimo ICS inizialmente, stava per Ingegneri Consulenti Stradali. La società è stata fondata nel 1978 da mio padre, il prof. Guglielmo Montella, già docente di Costruzioni stradali presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università Federico II di Napoli, insieme ad altri due colleghi del Dipartimento di Costruzioni, Strade, Ferrovie ed Aeroporti. Dopo un paio d’anni, la società ha ampliato la sua attività, inizialmente prettamente rivolta al settore stradale, dedicandosi anche alle prove su materiali da costruzione e strutture e cambiando il nome in Centro Sperimentale di Ingegneria, volendo mantenere la denominazione ICS. Mio padre è socio fondatore del Centro e attuale Direttore del Laboratorio.
Quali sono le vostre attività principali?
Come dice il nome stesso della società, operiamo nel settore delle prove su materiali da costruzione e diagnostica strutturale, ovvero come talvolta mi piace dire “siamo i dottori delle strutture”. ICS, Centro Sperimentale di Ingegneria è un Laboratorio autorizzato dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti all’esecuzione e certificazione delle prove sui materiali da costruzione (Circ. 7617/STC) e delle prove su terre e rocce, aggregati e pali di fondazione (Circ.7618/STC) previste dalle NTC. Ci occupiamo di tutto ciò che è analisi su calcestruzzo, acciaio, conglomerato bituminoso, fondazioni, edifici, ponti, viadotti e tanto altro.
Qual è il suo ruolo nel Centro?
Sono entrato in azienda nel 1998. L’azienda ha carattere familiare, io e i miei tre fratelli siamo entrati in azienda come soci di minoranza di mio padre e nel tempo siamo diventati soci di maggioranza, mentre mio padre è rimasto al timone, con il ruolo di Direttore del Centro. Dal 2000, sono l’Amministratore della società e mi occupo della parte tecnologica, in qualità di Responsabile delle attrezzature, del sistema di gestione della qualità, delle prove non distruttive. Gestisco anche la parte relativa alla formazione del personale e ai contatti con il Ministero e con i fornitori. Come Centro, siamo membri ALIG (Associazione Laboratori d’Ingegneria e Geotecnica), AIPnD (Associazione Italiana Prove non Distruttive), Master (Materials and Structures Testing and Research) e siamo iscritti all’Albo dei laboratori di ricerca del MIUR ex art. 4 L.46/82.
Com’è strutturata la Società?
Abbiamo un settore che si occupa delle prove interne al laboratorio, ovvero prove su calcestruzzo, acciaio e conglomerati bituminosi ed un settore che cura l’esecuzione delle prove esterne prevalentemente su strutture in cemento armato, con carotaggi, prove di carico su solaio, prove sonreb e prove pull-out, su strutture in acciaio con controlli sulle saldature e sulle bullonatura, con prove di carico, prove non distruttive e prelievo di campioni, su murature, con l’uso di martinetti piatti, prove endoscopiche, saggi e prove soniche. In questo periodo si realizzano molti interventi di rinforzo su ponti e viadotti con materiali compositi e quindi siamo chiamati ad effettuare diverse prove di aderenza e di strappo, per verificare l’aderenza tra materiali e supporto. Ci occupiamo anche di fondazioni, con prove di carico su palo, prove non distruttive su pali, prove di taglio su terreni, prove edometriche e prove triassiali. In galleria, abbiamo effettuato diverse prove georadar per indagare lo spessore delle calotte, proprio con la strumentazione fornita da Boviar, carotaggi per tarare il sistema georadar e martinetti piatti, per verificare le tensioni ai reni.
Dove operate principalmente?
Avendo la sede a Napoli ed essendo un’azienda a carattere familiare, il nostro raggio d’azione si riferisce principalmente alla Campania, al Molise e alla Calabria. Ma ci capita saltuariamente di lavorare anche in Puglia, nel Lazio, piuttosto che in Emilia Romagna o in Piemonte. In questi casi solitamente veniamo chiamati da qualche impresa locale che acquisisce una commessa in queste regioni e, in forza del rapporto storico con il nostro Centro, preferisce collaborare con noi piuttosto che affidarsi ad un Laboratorio esterno; quindi ci spostiamo per seguire i nostri clienti.
Di quante persone si compone il Centro?
In azienda siamo otto: io e mio fratello Marco, siamo ingegneri soci, mio padre è Direttore del Laboratorio, l’ingegnere Giovanni Sanseverino è responsabile del settore conglomerati bituminosi, la dott.ssa Marina Pellegrino segue la parte amministrativa e la redazione dei certificati, il dott. Angelo Verta segue il settore geotecnico e tre tecnici, Vincenzo Russo, Antonio D’Aniello e Gennaro Manna, che si occupano sia delle prove di laboratorio che di quelle esterne.
Come avete conosciuto Boviar e i loro sistemi di misura?
Quando, nel 1998, sono entrato a far parte dell’azienda, il centro collaborava già con Boviar. Ricordo che in quel periodo lavoravo alla mia tesi di laurea e mio padre mi chiese di seguire delle prove particolari effettuate con una nuova attrezzatura, perché in futuro mi sarei occupato proprio di quel settore. Si trattava del Pile Integrity Tester (PIT), fornito dalla Boviar, con il quale effettuare prove ecometriche su pali di fondazione, una sorta di elettrocardiogramma del palo. In pratica, con il PI Tester dovevamo eseguire delle prove di integrità su pali per verificare se la fondazione presentasse difetti significativi quali vuoti, rotture, variazioni dimensionali rilevanti, prima di procedere alla realizzazione della struttura sovrastante. Il PIT consiste in un’analisi non distruttiva basata sulla propagazione delle onde soniche, nota nel settore come “prova ecometrica” (Pulse or Sonic Echo Test) e, utilizzando il martello strumentato, permette di eseguire la prova di integrità con il metodo dell’ammettenza meccanica (Impulse or Transient Response). Questi metodi sono utilizzati per il test di integrità a bassa deformazione di pali e fondazioni profonde per la determinazione della lunghezza e dell’integrità (Low Strain Dynamic Test). Il metodo ecometrico esegue l’analisi dei dati nel dominio del tempo, mentre il metodo dell’ammettenza esegue l’analisi nel dominio della frequenza. I due metodi di analisi si completano a vicenda per consentire in maniera più accurata la misura della lunghezza della fondazione e l’analisi dei difetti. La Boviar non fornì soltanto la strumentazione, ma mi supportò moltissimo nell’esecuzione delle indagini, fornendomi anche numerosi studi su quel tipo di prova, a conferma della grande professionalità del personale dell’azienda. Da lì iniziarono per me i primi rapporti con Boviar. Conobbi dapprima Aristide Latte Bovio, fondatore dell’azienda e padre dei tre fratelli attualmente soci dell’azienda di famiglia, e il primogenito Giuseppe Latte Bovio. Successivamente gli altri due fratelli, Salvatore e Filippo Latte Bovio e Augusto Marchiò, allora responsabile del Laboratorio e controllo produzione. Quando arrivò l’attrezzatura, mi colpirono soprattutto la gentilezza, la cortesia e la professionalità con cui ci seguirono ed ogni volta che mi recavo alla Boviar per me era come andare nel nostro laboratorio, mi sentivo a casa! Da quel momento, il mio personale rapporto con la Boviar divenne sempre più stretto e ogni volta che abbiamo bisogno di una qualsiasi strumentazione, il nostro primo contatto è sempre con loro. Spesso è anche l’unico, perché sanno sempre supportarci e consigliarci nel modo giusto.